Richiesta di variante agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, Piano Strutturale, Regolamento Urbanistico Comunale e/o Piano Operativo
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Servizio attivo
Istanza rivolta all'Amministrazione comunale per la richiesta di variante agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, Piano Strutturale, Regolamento Urbanistico Comunale e/o Piano Operativo.
A chi è rivolto
Qualunque cittadino titolare dei diritti su un'area, nonché soggetti portatori di interessi generali possono avanzare una richiesta di variante agli strumenti urbanistici.
Descrizione
Il Piano Strutturale e il Piano Operativo (già Regolamento Urbanistico Comunale) formano lo strumento di programmazione per lo sviluppo della città.
Il Piano Strutturale è uno strumento della pianificazione coordinata con la Regione, la Città Metropolitana e con gli altri Enti. L'approvazione delle sue modifiche necessita di un procedimento amministrativo complesso non solo di competenza comunale.
Il Piano Operativo (P.O.), già Regolamento Urbanistico Comunale (R.U.C.) definisce la destinazione urbanistica delle aree del territorio e contiene le norme da rispettare in ciascuna sottozona urbanistica.
L'approvazione delle modifiche al P.O. e/o R.U.C., nel rispetto del Piano Strutturale, sono di esclusiva competenza del Consiglio Comunale e consentono di seguire una procedura di approvazione meno complessa.
Come fare
La richiesta deve essere presentata su carta libera.
Nell'istanza rivolta all'Amministrazione comunale occorre innanzitutto definire se si intenda modificare il Piano Strutturale o il Piano Operativo (già Regolamento Urbanistico Comunale). L'Amministrazione Comunale raccoglie le istanze e, nel caso in cui venga attivato un procedimento di variante agli strumenti urbanistici, l'Ufficio Urbanistica invia una opportuna comunicazione ai richiedenti, per metterli a conoscenza che le richieste così raccolte saranno prese in esame. L'Amministrazione Comunale non è tenuta a comunicare al cittadino le ragioni dell'accoglimento o meno della richiesta.
Rimane a cura dei richiedenti di porre attenzione ai tempi ed agli sviluppi del procedimento di variante, pubblicizzati dall'Amministrazione Comunale, per presentare eventuali osservazioni alle quali il Comune è invece obbligato a controdedurre, ovverosia a rispondere esponendo le dovute motivazioni dell'eventuale accoglimento o non accoglimento.
Cosa serve
Qualora l'oggetto della modifica sia relativo alla zonizzazione deve essere allegato un estratto dello strumento urbanistico vigente interessato dalla proposta di variante ed è altresì consigliabile produrre estratto catastale per l'individuazione dell'area e la titolarità della medesima; oppure, nel caso in cui riguardi uno o più articoli della Normativa Tecnica di Attuazione (N.T.A.) è necessario allegare estratto delle N.T.A contenente il testo di cui si chiede la modifica.
Cosa si ottiene
Variante al Piano Strutturale o al Piano Operativo (già Regolamento Urbanistico Comunale)
Tempi e scadenze
I tempi di adozione ed approvazione di una variante agli strumenti urbanistici, in particolare per quanto riguarda la scadenza dei termini per le osservazioni sulla variante adottata, sono dettati dalla legge (L.R.T. n. 65/2014 e s.m.i.) e dal tipo di procedimento di variante: ordinaria (60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di adozione sul BURT) oppure semplificata (30 giorni). A seconda poi delle osservazioni o dei contributi tecnici pervenuti può variare il termine necessario per pervenire all'approvazione finale della variante.
Costi
Non sono previsti costi.
Accedi al servizio
Ogni richiesta deve essere indirizzata a:
Dirigente Settore 5 - Governo del Territorio, Piazza Dante, 36 - 50013 Campi Bisenzio (FI)
L'invio è consentito :
- tramite Pec all'indirizzo comune.campi-bisenzio@postacert.toscana.it
- oppure è possibile presentarla direttamente all'Ufficio Protocollo Generale
Condizioni di servizio
Contatti
Unità Organizzativa Responsabile
Casi particolari
Alcune varianti al P.O. / R.U.C. possono comportare il versamento del Contributo straordinario:
Con deliberazione del Commissario Straordinario esercitante i poteri del Consiglio Comunale n. 7 del 1 marzo 2023 è stato istituito e regolamentato il Contributo straordinario previsto dagli articoli 16 comma 4 lettera d) ter del D.P.R. 380/2001 e n. 184 comma 5 bis della L.R. 65/2014, e, come meglio evidenziato nel Regolamento di seguito riportato, sono state anche individuate le seguenti apposite casistiche che ad oggi costituiscono ambito di applicazione del suddetto contributo straordinario:
- Interventi subordinati all'approvazione di varianti urbanistiche;
- Interventi in deroga (rilascio di Permessi di costruire in deroga allo strumento urbanistico) ai sensi dell'art. 140 commi 4 e 5 della LR 65/2014. La citata normativa richiede di determinare il maggior valore delle aree o degli immobili oggetto di intervento conseguito per effetto delle suddette varianti o deroghe, quindi la metodologia di stima deve tener conto del valore dell'area e dei fabbricati prima della variante e del valore di mercato dopo la variante e di tutte le spese relative necessarie per la trasformazione dell'immobile. Il valore che si vuole ottenere è quindi quello di trasformazione di un bene, ovviamente suscettibile di cambiamento, dato dalla differenza tra il previsto valore di mercato del bene trasformato ed il costo della trasformazione stessa, con l'obiettivo di fornire una metodologia valutativa che consenta di quantificare il plusvalore e, di conseguenza, l'ammontare del contributo straordinario secondo parametri che garantiscano imparzialità amministrativa, omogeneità e trasparenza di valutazione di fronte alle casistiche piuttosto eterogenee che potrebbero presentarsi. Con il Regolamento approvato il 01.03.2023 vengono stabiliti e descritti nel dettaglio le modalità ed i criteri per il calcolo del contributo straordinario: